Canali Minisiti ECM

Covid: situazione complessivamente positiva

Infettivologia Redazione DottNet | 03/07/2020 19:12

Rezza, in alcune regioni numero focolai ancora rilevante: i casi diminuiscono ma servono mascherine e distanza

La situazione, relativa prevalentemente alla prima metà di giugno 2020, "è complessivamente positiva con piccoli segnali di allerta relativi alla trasmissione. Al momento i dati confermano l'opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate dalle Regioni/PPAA". Questo quanto stabilito dal report settimanale del monitoraggio ministro della Salute-Iss.  Necessario "mantenere la resilienza dei servizi territoriali, realizzare la ricerca attiva ed accertamento diagnostico di potenziali casi, l'isolamento dei casi confermati, la quarantena dei loro contatti stretti".

Sebbene le misure di lockdown in Italia abbiano permesso un controllo efficace dell'infezione da SARS-CoV2, persiste una trasmissione diffusa del virus che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti. Da qui il richiamo a mantenere "alta l'attenzione". Questo quanto stabilito dal report settimanale che riporta i dati del monitoraggio ministro della Salute-Iss. L'analisi è relativa ai dati per il periodo 22-28 giugno, successivo alla terza fase di riapertura avvenuta il 3 giugno 2020.

pubblicità

Nell'ultima settimana i casi totali nel nostro paese sono leggermente diminuiti ma, spiega Gianni Rezza (nella foto) direttore generale della prevenzione del Ministero della Salute, riguardo i dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero sui casi di Covid in Italia, "continua la circolazione virale tanto e' vero che gli Rt tendono ad aumentare o a diminuire a seconda di dove si formano i focolai.  E in alcune regioni in numero dei focolai e' ancora abbastanza rilevante". Per Rezza serve continuare ad avere comportamenti adeguati: mascherine nei luoghi pubblici e distanziamento sociale.

"La partita non è vinta, ma i numeri ci segnalano che la curva è stata significativamente piegata. Se questo è avvenuto è merito di un Paese che ha trovato energie e risorse", commenta il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo al Consiglio nazionale della Uil pensionati, riconoscendo anche "il merito delle parti sociali" e "la grande unità nazionale" dimostrata in questa "crisi terrificante". "Sono stati mesi molto duri - ha affermato - Mi sento di poter dire che le istituzioni e il sistema Paese hanno retto di fronte ad una prova così difficile". 

Commenti

I Correlati

Il taglio si farà sentire per chi lascerà il lavoro dal gennaio 2025 grazie al meccanismo che adegua i criteri di calcolo dell’assegno ogni biennio sulla base delle aspettative di vita

L'Italia ha mostrato un trend favorevole più pronunciato nelle fasce 0-20 anni, con una diminuzione di oltre il 5%, rappresentando il più rapido calo dei tassi di incidenza a livello globale

"Troppi cittadini devono muoversi per avere le migliori cure e affrontare costi notevoli"

"In merito alle dichiarazioni del sig. Butti, ci preme sottolineare che non ci risultano interlocuzioni avviate con noi e non siamo convinti che il Fascicolo Sanitario Elettronico e l'intelligenza artificiale rappresentino la soluzione"

Ti potrebbero interessare

"Prevalentemente, tra le forme invasive, stiamo maggiormente osservando polmoniti, anche complicate da versamento pleurico"

Destinato ad allevatori e veterinari, ha la durata di 4 anni. Pronte 665mila dosi. Quindici i paesi coinvolti

Nei primi mesi del 2024, diversi paesi hanno segnalato aumenti sostanziali nel numero di casi di dengue importati. Si attendono numeri ancora più alti quest'anno

A ICAR 2024, dal 19 al 21 giugno a Roma, focus su hiv e altre malattie sessualmente trasmissibili

Ultime News

Aggiornato il simulatore, per la vecchiaia 67 anni fino al 2028

Il taglio si farà sentire per chi lascerà il lavoro dal gennaio 2025 grazie al meccanismo che adegua i criteri di calcolo dell’assegno ogni biennio sulla base delle aspettative di vita

L'équipe guidata da Antonio Bozzani, direttore della Chirurgia Vascolare del San Matteo, è la prima ad aver contribuito con l'arruolamento di due pazienti, entrambi pavesi di 72 e 85 anni

"Alcune norme rispondono parzialmente alle nostre richieste, altre sono da emendare"